Ricordando mia cugina Antonietta
Quella mattina, nel novembre del 54, sfrecciando in macchina con mio padre verso Appignano, avevo appena 4 anni, mi sento dire da lui : “Oggi è nata la tua cuginetta! Adesso andiamo a trovarla, si chiamerà come te.”
Che bello, ho pensato! Avrò una nuova compagna di giochi e di avventure!
Così è stato!
Siamo cresciute fianco a fianco: il mulino del nonno Sante, che ci accoglieva ogni domenica, diventò il nostro campo di giochi.
Con gli anni, la conoscenza e l’affetto sono diventati sempre più solidi. Un contributo fondamentale a tutto ciò è stato l’amore e la generosità di tuo padre Guerriero e della tua famiglia nei confronti miei e dei miei fratelli, privati, ancor piccoli, del sostegno paterno.
Un aiuto fondamentale per crescere buoni, onesti e diventare adulti.
Dopo, i tuoi studi, la tua laurea, poi la tua carriera di avvocato.
La tenacia, l’intelligenza, la competenza, la caparbietà, la volontà, la generosità hanno fatto di te una donna forte, volitiva: un brillante avvocato!
La malattia, infine, affrontata in modo ammirabile e coraggioso, non ti ha piegato!
La tua mamma, coraggiosa e forte come una leonessa, determinata e determinante, i tuoi adorati nipoti, i tuoi fratelli, tenendoti per mano , ti hanno accompagnato alle soglie dell’eternità!
Il Signore ora ha preso la tua mano e ti conduce verso la luce, vittoriosa, per Sua Grazia, sul male!
A me, ora, rimane tutto il bene che mi hai voluto ed il ricordo struggente.
A presto, amore mio!
- Maria Antonietta -
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